Tour de France 2025, la TotalEnergies teme di non ottenere la Wild Card: “Non partecipare porterebbe a dei tagli nel budget”

La TotalEnergies potrebbe, dopo 25 anni, non essere più invitata al Tour de France 2025. Nelle ultime settimane, infatti, sono cominciate a circolare le prime indiscrezioni su quelle che potrebbero essere le squadre invitate alla prossima edizione della Grande Boucle, e la formazione di Jean-René Bernaudeau non sembra in alcun modo sicura di ricevere l’invito. Proprio il General Manager della formazione transalpina, infatti, spiega ai microfoni di Wielerflits come molto probabilmente la scelta degli organizzatori sarà tra la sua formazione e la Uno-X Mobility, con la Tudor Pro Cycling invece quasi sicura di ricevere l’invito grazie all’ingaggio di Julian Alaphilippe.

“Credo che la scelta sia tra la noi e la Uno-X Mobility. – spiega il dirigente francese, citando anche la vittoria di Anthony Turgis a Troyes ottenuta in questa stagione come motivo per cui dovrebbe essere la sua formazione ad essere invitata –  Oltre alla vittoria di Turgis anche Mathieu Burgaudeau è stato molto forte al Tour, senza dimenticare il giovane Matteo Vercher, che ha ottenuto il secondo posto nella diciottesima tappa. Noi siamo stati in grado di reggere il livello della corsa“.

L’ex corridore francese ha poi anche parlato di Julian Alaphilippe e della sua scelta di firmare proprio con la formazione svizzera, a discapito della ricca offerta proposta dalla TotalEnergies: “La vita è così. L’unico rimpianto che ho è la durata delle negoziazioni. Accetto un rifiuto, ma mi sarebbe piaciuto saperlo prima. Fa la differenza saperlo a giugno o a inizio agosto. Le tempistiche ci hanno causato numerosi problemi dato che abbiamo detto di no a diversi corridori nella speranza che Julian firmasse con noi. Ora dobbiamo iniziare da zero delle nuove negoziazioni”.

Oltre che per l’aspetto sportivo, la partecipazione al Tour sarebbe fondamentale anche da un punto di vista economico: “Per noi non partecipare sarebbe un grosso passo indietro. Saremmo ancora presenti nel 2026 ma dovremmo adattarci e fare dei tagli in diverse aree. Spero che ASO, che di solito organizza molto bene uno dei più grandi spettacoli del mondo, non si dimentichi di noi”.

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